29 ott 2018

GIOCHIAMO E LEGGIAMO AL NIDO 2018 Terzo incontro per operatori del centro diurno il Nido d’ape


Martedì 16 ottobre 2018 si è svolto il terzo incontro per operatori e volontari del centro diurno l’Accoglienza ONLUS, centro per l'infanzia che favorisce i nuclei familiari che vivono in situazioni di difficoltà economica o sociale. Questi incontri afferiscono al progetto guidato da Mission Bambini  "Servizi 0-6: passaporto per il futuro"  selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. (Fa parte di questo progetto anche un ciclo incontri di letture ad alta voce a cadenza mensile aperti a tutti i bambini e le famiglie del quartiere: info QUI).




Il grande tavolo che ci ha già accompagnato nelle precedenti esplorazioni, oggi, ancora una volta diviene terreno di condivisione di esperienze, di timori ed anche di risorse ritrovate. In questi incontri di formazione stiamo costruendo un percorso passo dopo passo, cercando di proporre ciò che per noi è essenziale trasmettere loro, ma soprattutto ascoltando quelli che di volta in volta sono i bisogni più rilevanti manifestati da volontari ed operatori. Per questo motivo dopo aver approfondito l’aspetto della lettura e dei libri per bambini dai 0 ai 3 anni ed esserci concentrate sull’esplorazione di mezzi espressivi e sviluppo sensoriale, in questo terzo incontro abbiamo scelto di focalizzare l’attenzione sullo sviluppo affettivo-emotivo del bambino, in particolare all’interno dell’asilo nido. 



Ci troviamo ad ottobre e, con la ripresa dopo l’estate e gli inserimenti di nuovi bambini, questo è spesso per operatori e volontari il momento più complesso dell’anno scolastico. Tra le difficoltà che ci sono state manifestate c’è soprattutto il doversi confrontare con la forte ansia da separazione di alcuni bambini, con crisi di pianto prolungate e apparentemente inconsolabili. Gestire queste situazioni, del tutto normali in questa che è una fase di primo ambientamento, naturalmente mette in gioco molto l’aspetto emotivo di chi si occupa dei bambini portando quasi ad un senso di impotenza, per questo riuscire a comprendere maggiormente le dinamiche di attaccamento e adattamento nei primi anni di vita può aiutare ad avere una visione più ampia di questi comportamenti. Come scrive la Dottoressa Serena Manzani, psicologa e coordinatrice pedagogica di servizi all’infanzia, in un’intervista per l’Ordine degli Psicologi del Lazio: L’ambientamento al nido è una fase molto delicata che non si esaurisce in un periodo di tempo ben delineato: è più un processo globale e circolare che coinvolge tutti, non solo il bambino e non solo l’educatore. Per questo motivo si parla di ambientamento e non di inserimento perché non si inserisce un bambino in una realtà statica a cui lui deve abituarsi in modo unidirezionale; è piuttosto un ambiente che muta perché un nuovo elemento entra e promuove un cambiamento in tutto il gruppo. Gradualità e consapevolezza sono due parole chiave importanti: l’ambientamento richiede un tempo, diverso per ogni bambino, che può essere indicato generalmente intorno alle tre settimane, per permettere di prendere confidenza con le nuove figure, con l’essere circondato da tanti coetanei e per gestire il distacco dai genitori.


L’ansia da separazione, la paura di essere abbandonato, inizia a comparire proprio intorno all’anno di vita, quando il bambino comincia a temere che la mamma o la figura di attaccamento una volta andata via non ritornerà più e in questa fase, quindi, il momento del distacco può essere molto più difficile che per bambini ancora nei primi mesi di vita. Solamente dopo i 18 mesi i bambini inizieranno a prendere maggiore consapevolezza della routine della giornata, cosa c’è prima e cosa c’è dopo, e a comprendere che la mamma ritornerà più tardi.
Per questo comprendere ed accogliere il dolore dei bambini è importante, come pure aiutarli a quantificare il tempo di assenza della mamma collegandolo con azioni note e scandendo i momenti della loro routine.



Abbiamo scelto di dedicare interamente la prima parte dell’incontro all’approfondimento tramite un gioco di gruppo delle fasi di sviluppo dei bambini dai 0 ai 3 anni, e questa è stata l’occasione per discutere insieme di punti di vista e difficoltà all’interno dell’asilo. Per esempio, un aspetto importante da considerare è che molti dei bambini che lo frequentano sono figli di genitori stranieri che non parlano l’italiano, per cui si osserva un generale ritardo rispetto alle  comuni tappe dello sviluppo linguistico. In questo senso è importante ricordare come i momenti di maturazione sono molto diversi a seconda degli individui e influenzati da moltissime variabili, senza dimenticare la differenza tra comunicazione verbale e non verbale, canale preferenziale di espressione nella prima infanzia.


L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata ad un’esperienza artistico-espressiva in cui operatrici e volontarie hanno provato attraverso colori, acquerelli e fogli dalla diversa texture, ad esprimere liberamente sensazioni e vissuti rispetto a questo periodo di lavoro all’interno della struttura.
Dalla condivisione sono emerse parole comuni a più persone come “gioia” o “felicità” ed anche “caos” o “confusione”. Accostando i disegni abbiamo ottenuto un quadro più grande, collettivo, in cui tutti gli stati d’animo, tutte le condivisioni che gentilmente e con fiducia ci sono state donate, hanno trovato spazio, accoglienza ed il sostegno di essere insieme.




Ecco alcuni titoli della vetrina bibliografica allestita per questo incontro, con una selezione di libri ed albi illustrati per bambini in cui emergesse con forza l’immagine di “bambini reali” ed il loro modo di giocare e percepire il mondo:

  • L’onda, Suzy Lee, Corraini Edizioni
  • Oh, oh!, Chris Haughton, Lapis
  • Che cos’è un bambino?, Beatrice Alemagna, Topipittori
  • Akiko e il palloncino, Komako Sakai, Babalibri
  • Tu (non) sei piccolo, Anna Kang, Terre di Mezzo
  • Filastrocche a piedi nudi, Nicola Cinquetti e Gek Tessaro, Lapis
  • Aspetta, Antoinette Portis, Il Castoro
  • Tutto da me, William Wondriska, Corraini Edizioni
  • Io vado!, Mathieu Maudet, Babalibri

Come accennato sopra, segnaliamo infine che, a partire da martedì 20 novembre, nell'ambito di questo stesso percorso, prenderà avvio anche un ciclo di incontri di letture ad alta voce (fascia d'età 18 mesi+) a cadenza mensile aperti a tutti i bambini e le famiglie del quartiere. Informazioni e calendario degli incontri QUI

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