L'incontro nasce dalla quantità di stimoli ricevuti nei vari interventi delle formazioni precedenti e dalla voglia di allargare il confronto su questi temi così attuali nella nostra quotidianità. Cartastraccia farà da moderatore degli interventi di esperti sul tema "Literacy e digitale".
Interventi tavola rotonda:
Leggere e interpretare le immagini: dalla carta stampata alla condivisione dello schermo.
A cura di Emanuela Amadio, docente Case di Fotografia, co-founder hi-Storia
Si occupa di didattica fotografica per adulti e bambini; nelle lezioni in presenza lavora spesso con le stampe: immagini sciolte prodotte dai corsisti, libri e fanzine fotografiche, ingrandimenti per gli esercizi di composizione. I corsisti sfogliano e analizzano i libri, soffermandosi sull’esperienza di lettura.
Da marzo 2020 ha dovuto riorganizzare i corsi in funzione dell’emergenza sanitaria: ha iniziato a svolgere letture portfolio condividendo il suo schermo, a raccontare i libri tramite le stories di Instagram, ad integrare le proiezioni commentate delle slide con le presentazioni dei volumi via webcam.
I corsi individuali e collettivi in videolezione l'hanno portata a riflettere molto sulle modalità di fruizione delle immagini e sui paradigmi di una didattica di qualità che possa rispondere alle esigenze dei singoli partecipanti.
Leggere e comprendere in digitale: l'importanza di scegliere libri di qualità per promuovere la motivazione alla lettura.
A cura di Arianna Lodovica Morini, PhD assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre. È cultrice della materia degli insegnamenti di Didattica della Lettura e di Organizzazione Didattica e Processi Valutativi di cui è titolare il Prof. Giovanni Moretti. Si occupa di tematiche legate alla promozione della lettura, all’uso integrato delle nuove tecnologie nella didattica e allo sviluppo professionale dei docenti.
L'intervento si fonderà sul ruolo della motivazione alla lettura nella formazione di futuri lettori, con riferimento a uno strumento per rilevare la motivazione alla lettura nella scuola primaria e secondaria di primo grado lettura e comprensione degli e-book illustrati e interattivi: principali esiti di una ricerca empirica quali variabili tenere in considerazione nella progettazione di un percorso di lettura in digitale: come selezionare materiali di qualità, l'importanza delle fasi di familiarizzazione e dell'osservazione
Esperienze di minibombo tra cartaceo e digitale: facciamo il punto!
a cura di Casa editrice Minibombo
Si parlerà brevemente di come la casa editrice ha interpretato il passaggio da carta a digitale e cosa ha imparato dopo 8 anni, mettendo l'attenzione sui successi e le difficoltà legate all'inserimento in questo mercato.
TABLETTI@MO. Infanzia e tecnologie digitali tra famiglie e servizi educativi: analisi da una ricerca-formazione
Affrontare l’uso degli strumenti digitali e delle loro applicazioni da parte dei minori, anzi dei piccolissimi, bambini e bambine, significa entrare in territori poco esplorati sia nella prassi didattica sia nelle pratiche familiari, e in cui, indubbiamente, prevalgono ancora le domande sulle risposte certe (Es. è bene che le nuove tecnologie siano usate dai bambini rima dei 6 anni? Devono essere presenti nei servizi 0-6 oppure no? E perché? Come può un genitore saper scegliere un prodotto multimediale giusto per il proprio figlio?...) Quali necessità di nuove governance familiari? Quali nuove forme di mediazione, di aspettative, rappresentazioni, timori, paure dei genitori rispetto alla “vita digitale” dei figli?
I linguaggi dei media sono naturali o bisogna imparare a usarli? Se un loro insegnamento è necessario, come concepirlo? Come realizzarlo nelle diverse realtà ed età educative? Come devono cambiare i processi di alfabetizzazione alle soglie del Terzo millennio? L'educazione ai media come una nuova sfida di quell'«educazione liberale per tutti» che dovremmo offrire a ciascun ragazzo, perché abbia gli strumenti culturali necessari per vivere da uomo tra i suoi pari.
Questa quotidiana frequentazione sia da spettatori, sia da attori, introduce questioni rilevanti per il dibattito pedagogico ed educativo quali i temi della responsabilità e corresponsabilità educativa, del benessere e dell'uso equilibrato e creativo di strumenti non ancora sufficientemente problematizzati in chiave pedagogica rispetto alla prima età. Il ruolo dei servizi educativi e della scuola è di fondamentale importanza in questo ambito: mediare e familiarizzare nella conoscenza di questi nuovi linguaggi, favorendo una conoscenza critica e attiva dei media, promuovendo le possibilità espressive e creative dei bambini e nuove forme di partecipazione attiva e di cittadinanza digitale. Si propongono le riflessioni e gli esiti della ricerca-formazione realizzata dal 2015 al 2018 e che ha coinvolto i servizi per l’infanzia nell’Unione Terre di Castelli (MO) e nel comune di Parma in un processo di sperimentazione e costruzione di modelli educativi-didattici d’uso dei device digitali con i piccolissimi, in un’ottica di alleanza tra servizi 0-6 e famiglie. Come si stanno costruendo nuovi processi relazionali tra adulti e bambini attraverso l’uso dei nuovi supporti multimediali? Come delineare “linee guida” per la scelta delle APP più adeguate allo sviluppo e alla crescita dei bambini e delle bambine e per progettare dentro i servizi per la prima infanzia, allestendo i giusti contesti e le attività multimediali più adeguate?
Rosy Nardone è ricercatrice confermata in Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna. È membro del Centro di ricerca su Media e Tecnologie (CeMET) e del Centro Studi sul Genere e l'Educazione (CSGE) dell'Università di Bologna. Tra i principali interessi ed esperienze di ricerca: le applicazioni ICT e contesti educativi tra scuola ed extrascuola, in particolare la tematica delle tecnologie in famiglia e del quotidiano infantile e degli adolescenti; videogiochi e processi socio-educativi e di apprendimento; new media literacy; educazione alla cittadinanza globale e digitale; nuove tecnologie e ambienti educativi inclusivi; prospettive di genere nei processi socio-educativi.
Federica Zanetti è Professoressa Associata in Didattica e Pedagogia Speciale presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna. Tra i principali interessi di ricerca: innovazione didattica e ambienti educativi inclusivi, educazione alla cittadinanza (dall’approccio interculturale, al genere, fino alla cittadinanza digitale e attiva), linguaggi artistici e creativi per la prevenzione, l’innovazione sociale e l’accessibilità culturale.
Leggere prima di leggere: albi illustrati e libri app nell'età prescolare, di Leyla Vahedi, presentazione di Letizia Tarantello, Associazione Italiana Biblioteche, 2018 (Premio "Giorgio De Gregori" 2017), che potete trovare qui.
No app, Daniela Bassi, Lapis, 2018. Info qui.
Le migliori app del 2013, Caterina Ramonda, in Hamelin 36 (2014), p. 18-22. Potete ordinare una copia qui.
Leggere touch: transmedialità, ovvero quando letteratura e nuove tecnologie si incontrano e si mescolano per raccontare parti di una stessa storia, Caterina Ramonda, in Andersen 311 (2014), p. 30-31.
Libri, ebook e app: crescere lettori a tutto campo, Caterina Ramonda, in Guida all'uso dello scaffale per bambini 6-10 anni, a cura del Centro per il libro e la lettura, 2015, p. 15-17.
L'uso del libro digitale con bambini e ragazzi... e i bibliotecari?, Caterina Ramonda, in Biblioteche Oggi 31 (2013) n. 3, p. 65-66. Potete leggerlo qui.
Il numero dedicato di Hamelin 45, Figure in movimento, che potete trovare qui.