https://amisuradibimbo.com |
Per quanto riguarda il primo gruppo, esistono due diversi approcci nei confronti degli apparecchi decorativi:
http://www.buokids.com |
alcuni hanno un aspetto giocoso, possono riprodurre personaggi o figure amate dai bambini, come per esempio il plafone con le sembianze di Hello Kitty o la sospensione con la forma di un grande fiore circondato da api; altri - a nostro avviso più interessanti -, oltre a essere luci-decorative, con la funzione quindi di illuminare la camera, suggeriscono in maniera sottile e discreta l’occasione per inventare giochi a partire dalla scenografia che creano, come per esempio i prodotti Buokids (www.buokids.com), realizzati con materiali naturali o riciclati. Oltre a essere oggetti esteticamente piacevoli, sono facilmente adattabili alle diverse tipologie di arredo presenti nelle camere e, opportunamente localizzati, possono essere usati come spunti per creare un gioco o una storia.
La giusta collocazione è dunque molto importante: una luce al centro della stanza è sicuramente comoda, ma ricordiamoci sempre di verificare dal punto di vista del bambino come il suo sguardo ne è investito - in particolare quando è nel lettino - e quale è il suo campo visivo. Poiché i bambini hanno capacità visive superiori a quelle degli adulti, anche una luce soffusa è sufficiente. Anche per quando disegna o inizia a scrivere è importante non esagerare con la luce, il bianco del foglio può risultare accecante e creare tanti danni esattamente quanto la scarsa quantità di luce.
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Nella categoria “luci per accompagnare il sonno” si possono trovare diversi prodotti in commercio, con fasce di prezzo variegate: si va dalla lucina da tenere attaccata alla spina, che rimane accesa durante la notte a illuminare in maniera soffusa una piccola porzione dell’ambiente, alle luci calde d'atmosfera, piacevoli da guardare, come le lampade fatte con il sale Himalayano. In questa sotto-categoria possiamo far rientrare le cosiddette “lanterne magiche” che, sfruttando il calore emesso dalla lampadina, girano su se stesse e creano giochi di luce colorata con sorprendenti effetti prodotti sulle pareti circostanti (a patto che siano sufficientemente vicine e libere da oggetti). Queste, a meno che non ci sia un timer messo sulla spina, devono essere azionate manualmente. Ci sono poi le luci a batteria con il timer: un buon oggetto da tenere nel letto, l’ultimo compagno di giochi prima di dormire.
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Di ultima generazione, le luci multi-sensoriali che, oltre a produrre illuminazione (anche in movimento), emettono suoni. Ve ne sono di diversa qualità e ne riporto due come esempio:
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twilight turtle è una tartaruga prodotta da Cloud-b, ha il carapace rigido, mentre testa e zampe sono di peluche. Spento ha l’aspetto di un gioco a forma di animale, mentre acceso, il guscio produce una luce in movimento e soffusa ed emette una musica rilassante. Più sofisticata anche se meno “tenera”, la mushroom prodotta da Duux con la sua forma minimal-funzionale: accesa dà vita a un piccolo cielo e fuoriesce della musica che, grazie un'app da attivare sul telefono, può essere scelta direttamente dalla libreria dell'utente.
Luci per giocare
http:/www.vivaleercopec.cl |
http://www.racheous.com |
Ultima ma non meno importante categoria contiene quelle che per brevità chiamiamo "luci gioco", che rimandano alle attività da fare con la luce.
Nel libro Notturno, Ricettario di sogni di Isol (Logos, 2013), letto alla luce, attraversiamo diversi paesaggi che al buio, grazie a un inchiostro fluorescente, si animano dei sogni del protagonista.
www.aneverydaystory.com |
Il libro di Herve Tullet Il gioco delle ombre (Mondadori Electa, 2013) è un albo cartonato forato che permette di inventare storie a partire dalle ombre che si creano sulla parete; sfogliando le sue pagine al buio e illuminandole con una torcia si può dare vita alle storie dei tanti personaggi la cui ombra viene proiettata sul muro.
Quanto la luce modifica l’ambiente che ci circonda e quanto è il bambino stesso che può diventare regista di questi cambiamenti lo vediamo con la lavagna proiettiva luminosa. Nata come sappiamo con altre finalità, può trasformarsi in una risorsa dalle potenzialità sorprendenti, soprattutto agli occhi di un bambino che ha la possibilità di gestire questo mezzo e stupirsi al tempo stesso dei suoi risultati. Può essere utilizzata in vari modi: uno scenario su cui creare paesaggi, per esempio con elementi in plastica di diverse forme, trasparenze e colori, e scoprire l'effetto che fa il cambio di scala. Oppure, a partire dalla proiezione, scoprire una grande tavolozza su cui proseguire un disegno proiettato con la luce.
Silvia Garrone
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