Gli altri, di S. Mattiangeli e C. Sitja Rubio, appena pubblicato da Topipittori (Milano 2014), è un albo che apre vasti orizzonti.
Ne avevo visto qualche assaggio su fb, poi avevo letto il post scritto dall'autrice (a cui va la nostra profonda gratidudine) e dall'illustratrice (non di meno che alla precedente!) sul solito blog dei Topipittori (qui). Avevo già capito che Gli altri, di S. Mattiangeli e C. Sitja Rubio, doveva essere mio. E a Bologna, me ne sono impossessata.
Ne avevo visto qualche assaggio su fb, poi avevo letto il post scritto dall'autrice (a cui va la nostra profonda gratidudine) e dall'illustratrice (non di meno che alla precedente!) sul solito blog dei Topipittori (qui). Avevo già capito che Gli altri, di S. Mattiangeli e C. Sitja Rubio, doveva essere mio. E a Bologna, me ne sono impossessata.
Una copia è in arrivo alla Biblioteca Leopardi, e al più presto speriamo di presentarvi questo nuovo albo appena pubblicato da Topipittori (2014) dal vivo, a alta voce.
E' un albo che da subito mi ha catturato perchè adoro i libri affollati, brulicanti di vita e dettagli su misura dei piccoli occhi, vere palestre per lo sguardo (di alcuni libri brulicanti avevamo parlato qui ma urge un post d'aggiornamento, quindi se volete aiutarci a costruire una bibliografia brulicante, scriveteci a straccialacarta@gmail.com).
E in effetti, come me, i piccoli lettori (età 3-5) a cui ho letto queste pagine innanzi tutto sono stati colpiti da questa folla. Per vedere meglio, allungavano le mani, e contavano, battevano, mostravano agli altri ma soprattutto: indicavano.
Perché in questo libro non brulicano solo le immagini, ma anche il testo solletica una curiosità tutta visiva a andare a caccia di dettagli, particolari e particolarità, sciarpe, mele, calze. O di uno a cui fai ciao, "così, a caso".
L'autrice racconta dal blog dei Topipittori che "Gli altri fa parte di una piccola serie di testi che ho scritto
pensando ai primi incontri con l’esterno, ai primi pensieri sulla
scuola, sulla maestra e anche sui passanti, quelli che vedi una volta e
poi chissà. Mi ha sempre divertito guardare le cose assumendo un punto
di vista meno informato del mio, quello di me da bambina, o di un
marziano, o di una persona di un’altra epoca. Spesso trovo un punto di
osservazione medio in cui sono inclusi tutti questi ipotetici
personaggi: la cosa più interessante è che in questo modo alla fine
escono fuori immagini che rappresentano come vedo le cose io, adulta,
terrestre, del 2014".
Il punto di vista, tanto del testo che delle prospettive aperte dalle illustrazioni, è senza dubbio il tratto più particolare e ben riuscito dell'albo. Acquerelli veloci e trasparenti si sovrappongono a tinte vivaci.
Guardate che bella questa doppia pagina, tutta dal basso:
Un libro che apre tanti dove: in lungo e in largo, dall'alto e dal basso, da un angolino o da in mezzo alla folla.
E tanti tempi: gli altri sono quelli venuti prima di noi ma anche quelli che verranno, il che rende questo albo un vero e proprio invito a ampliare lo sguardo, aprirlo a una prospettiva storica, globale, una visione d'insieme che tenga conto delle particolarità di ognuno. E' un libro che fa veramente pensare per immagini, evidenze, flussi.
L'ampiezza delle prospettive, i rovesciamenti continui che offre al punto di vista del lettore sono alcuni dei tratti caratteristici di questo libro, che parla di qualcosa di magnifico e universale: l'incontro con gli altri, la scoperta e l'avventura della diversità. La consapevolezza che ognuno ha i propri pensieri, e fa le cose come noi, solo a modo proprio. Aspetto tra l'altro che si ritrova in molti altri albi dell'editore milanese Topipittori.
Gli altri si collega idealmente - me lo ha fatto notare subito Sonia Basilico, appassionata lettrice e esperta di libri per ragazzi (con cui avevamo chiacchierato qui) - all'albo di L. Moreau, A che pensi, Orecchio Acerbo 2012 (qui), per la capacità di solleticare quella curiosità tutta infantile verso l'altro, misteroso ma anche un po' come noi.
E tanti tempi: gli altri sono quelli venuti prima di noi ma anche quelli che verranno, il che rende questo albo un vero e proprio invito a ampliare lo sguardo, aprirlo a una prospettiva storica, globale, una visione d'insieme che tenga conto delle particolarità di ognuno. E' un libro che fa veramente pensare per immagini, evidenze, flussi.
L'ampiezza delle prospettive, i rovesciamenti continui che offre al punto di vista del lettore sono alcuni dei tratti caratteristici di questo libro, che parla di qualcosa di magnifico e universale: l'incontro con gli altri, la scoperta e l'avventura della diversità. La consapevolezza che ognuno ha i propri pensieri, e fa le cose come noi, solo a modo proprio. Aspetto tra l'altro che si ritrova in molti altri albi dell'editore milanese Topipittori.
Gli altri si collega idealmente - me lo ha fatto notare subito Sonia Basilico, appassionata lettrice e esperta di libri per ragazzi (con cui avevamo chiacchierato qui) - all'albo di L. Moreau, A che pensi, Orecchio Acerbo 2012 (qui), per la capacità di solleticare quella curiosità tutta infantile verso l'altro, misteroso ma anche un po' come noi.
Infine, questa immagine che segue ho sentito immediatamente che mi corrispondeva. Un punto di vista in cui spesso mi riconosco, e che mi piacerebbe fosse sempre luminoso e vasto come queste due pagine aperte.
L'illustratrice racconta: " (...) ho cominciato a fare degli acquerelli direttamente sulla carta senza il
supporto di alcuno schizzo preparatorio. Ho lavorato semplicemente sui
fogli, lasciando che il caso contribuisse alle mie illustrazioni".
Ma la cosa che penso ha più appassionato i piccoli lettori, è un piccolo aspetto che mi ha toccato profondamente come adulta. Mi sono ricordata di qualcosa, di quel sentimento di rassegnazione verso ciò che gli altri sono e possono fare, giusto perché sono gli altri. Gli altri, proprio quelli di cui restavamo sconcertati da bambini, erano quelli che andavano al Mc con i propri genitori, avevano videogiochi e magari anche la tv in camera e la mattina vedevano i cartoni animati e mangiavano merendine.
Un albo che consigliamo a viva voce, e che salutiamo con particolare felicità: esce mentre si festeggiano i 10 anni dell'editore Topipittori, dieci anni di qualità, cura e attenzione per le cose belle e importanti. Per far festa con loro, e scoprire filologicamente come nel corso di questo decennio abbiano arricchito e allargato il panorama editoriale per l'infanzia, scaricate qui il CATALOGHISSIMO! Uno strumento prezioso non solo per gli operatori del settore.
Cercate Gli altri tra poco in biblioteca (catalogo on line Biblioteche di Roma qui) o acquistatelo sul sito dell'editore, qui.
Bellissima recensione per un bellissimo libro. Grazie Leyla.
RispondiEliminaUn collegamento ideale anche con ARRIVA IL GATTO di Orecchio Acerbo, altro bellissimo libro brulicante. E poi come non ripensare a CIAO di Alfredo Stoppa. Sguardi bambini su un mondo altro.