Leggere –
per sapere che cosa c'è in un libro,
per sapere che
cosa e come uno scrive,
per avere
informazioni su un oggetto,
per criticare
le critiche,
per leggere.
W. Benjamin,
Ombre corte, Einaudi, Torino 1983
Un nuovo spazio sul blog
per ragionare intorno alla lettura a alta voce, raccogliere
motivazioni e speranze di questa pratica e condividere esperienze e
trucchi di bottega: LEGGERE PER LEGGERE.
Abbiamo chiamato lettori,
attori, genitori, insegnanti e bibliotecari a ragionare e raccontarci
alcuni aspetti del proprio lavoro, e del proprio piacere di leggere e di far leggere.
La rubrica affronterà
più aspetti della lettura: aspetti generali (perché
leggere a alta voce), aspetti autobiografici (cosa porta con sé
ogni lettore), aspetti tecnici (come organizzare uno spazio di
lettura, come “catturare” i bambini) e tante altre cose.
Ai lettori coinvolti è
stato mandato un questionario, differenziato se operatore, genitore o
insegnante, ma è stata lasciata loro la libertà di
ignorarlo, cioè di raccontarci qualcosa a ruota libera.
Chi
vuole ricevere il questionario, o mandarci un contributo liberamente,
può scriverci a straccialacarta@gmail.com o all'indirizzo postale Associazione Cartastraccia, via Sirte 40/a, 00199 Roma, indicando se desidera ricevere il questionario per genitori (nonni, zii..), lettori o insegnanti.
Fotografie, disegni, incisioni e via dicendo sono contributi graditissimi: la rubrica andrà pure illustrata! Vedrete foto delle letture cartastraccia, ma ci piacerebbe arricchire la rubrica con immagini originali che richiamino al libro, alla lettura solitaria o condivisa, a bassa o a alta voce e dei tanti modi di leggere, inviateci dunque file in jpeg scrivendo sempre a straccialacarta@gmail.com. Ve ne saremo grati!
Caterina legge alla Centrale Ragazzi, a Roma |
Fred Stein, Children Reading Newspaper, Paris, 1936 |
Ringraziamo tutti i
lettori e gli artisti che contribuiranno a questa raccolta di materiali,
nell'auspicio che la rubrica diventi un utile strumento per
operatori, genitori e chiunque voglia cimentarsi in questa pratica. Ma non solo strumento: vuole essere un luogo non solo virtuale di ricerca e sperimentazione: un particolare invito è dunque rivolto a chi, in casa, a scuola, in biblioteca, al mare o su un albero mette in pratica le proposte della rubrica o ne inventa di nuove: inviateci i vostri racconti e resoconti!
Iniziativa che mi interessa molto. Vi ho inviato una mail.
RispondiElimina