Domenica 17 marzo alle ore 16.30, nella rassegna dedicata ai ragazzi del Teatro Centrale Preneste di Roma (zona Pigneto-Malatesta), torna uno spettacolo firmato dalla fantastica coppia Lucattini - Traversa, in scena nei panni di mamma e figlio arenati su una desolata spiaggia, ma con gli occhi puntati verso il mare: Giufà, il mare e le nuvole, una produzione Ruota Libera Teatro. Uno spettacolo per tutti, dai sei anni in poi, di ritorno da una tournée italiana e finalmente riproposto al pubblico romano che lo ha già molto apprezzato durante la scorsa stagione. Se l'avete perso, non fatevolo sfuggire di nuovo! Qui, intanto, un assaggio dello spettacolo.
«Dalla saga di Giufà, personaggio di forte tradizione orale e popolare dell’area del Mediterraneo, un racconto arguto e di speranza. Giufà. Pasticcione, testardo, visionario, stupido, furbo, saggio, matto, clown, bugiardo, poeta. Un bambino. Giufà e la madre, in un perenne, buffo e tenero conflitto. Non hanno età. Sono poveri. Vivono soli in una spiaggia di sabbia, in una piccola baracca/cabina. Una terra di nessuno. Di fronte a loro il mare. Alle loro spalle un’indefinita periferia cittadina, da cui sono esclusi.
Giufà guarda il mare, e sogna. Al di là del mare, un padre sconosciuto e
idealizzato. Un desiderio di grandezza, un presente di stenti in cui
madre e figlio sono intrappolati in una specie di beckettiana clownesca
immobilità.
Ma pensiamo anche a personaggi cari al nostro immaginario cinematografico, una specie di Gelsomina felliniana la madre, ragazza invecchiata senza sposo, credulona e forastica insieme e un Giufà Ninetto pasoliniano che desidera perdersi davanti a quello che è più grande di lui, mare e nuvole. E che ritrova sé stesso proprio grazie al respiro del mistero e al proprio respiro, che lo mette in contatto con la rabbia e il dolore di un abbandono: un padre sparito troppo presto, senza un saluto. Un contatto che fa crescere perché fa riconoscere la realtà.
La condanna ad essere bambino per Giufà e ad essere diffidente e brontolona per la madre, si ribalta così davanti al mare, davanti alle nuvole, davanti alla possibili0tà di muoversi, scorrere. Crescere.
I due da animaletti feriti diventano adulti che serbano un sano desiderio d’infanzia. Le ferite restano ma prendono aria, sole e acqua. Il mare rimargina e invita a prendere il largo verso terre sconosciute, tutte da esplorare e inventare.»
Teatro d’attore.
Per tutti, dai sei anni in poi.
Ma pensiamo anche a personaggi cari al nostro immaginario cinematografico, una specie di Gelsomina felliniana la madre, ragazza invecchiata senza sposo, credulona e forastica insieme e un Giufà Ninetto pasoliniano che desidera perdersi davanti a quello che è più grande di lui, mare e nuvole. E che ritrova sé stesso proprio grazie al respiro del mistero e al proprio respiro, che lo mette in contatto con la rabbia e il dolore di un abbandono: un padre sparito troppo presto, senza un saluto. Un contatto che fa crescere perché fa riconoscere la realtà.
La condanna ad essere bambino per Giufà e ad essere diffidente e brontolona per la madre, si ribalta così davanti al mare, davanti alle nuvole, davanti alla possibili0tà di muoversi, scorrere. Crescere.
I due da animaletti feriti diventano adulti che serbano un sano desiderio d’infanzia. Le ferite restano ma prendono aria, sole e acqua. Il mare rimargina e invita a prendere il largo verso terre sconosciute, tutte da esplorare e inventare.»
Teatro d’attore.
Per tutti, dai sei anni in poi.
Ruotalibera Teatro
Testo, regia e interpretazione Tiziana Lucattini e Fabio Traversa
Oggetti scenici Francesco Persico
Progetto luci Martin Beeretz
Oggetti scenici Francesco Persico
Progetto luci Martin Beeretz
Ingresso € 5,00 – posto unico
Info e prenotazioni (lun./ven. ore 10.00/17.00):
tel. 0627801063 – 0625393527
e-mail info@ruotaliberateatro.191
Di Tiziana Lucattini abbiamo già parlato qui a proposito del suo nuovo, magico ed emozionante spettacolo ispirato a Peter Pan, Bambina Mia.
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