A partire dall'interesse per l'illustrazione e l'editoria ragazzi iraniana, ecco un approfondimento tematico e resoconto di un mio recente viaggio in Iran. Premetto che molto spesso non è stato possibile fotografare, quel poco che vedete è spesso frutto di una distrazione del nostro accompagnatore di turno. Premetto anche che ovunque ho trovato operatori del settore, bibliotecari, editori e librari disponibili e gentilissimi. Ovunque, insieme a preziose informazioni e racconti, ci sono stati offerti te' e pasticcini, oltre a tempo, disponibilità e interesse.
Sin dai tempi antichi, in Persia, l'illustrazione del libro ha occupato un posto d'eccezione tra le arti, basti pensare alla decorazione e alla nota tradizione miniaturistica. È superfluo ricordare l'importanza di questo Paese dalle antiche radici nella creazione di storie e dell'immaginario favolistico dell'intero oriente, per esempio nell'antico nucleo de Le mille e una notte, su cui si veda l'introduzione di Francesco Gabrieli all'edizione integrale Einaudi Millenni. Un altro doveroso cenno, per quel che riguarda le arti visive, va fatto rispetto alla tradizione calligrafica, che continua a esser utilizzata e svilupparsi nell'editoria e nella grafica non solo editoriale.
Tali suggestioni emergono di continuo nei lavori degli artisti iraniani, indissolubilmente legati a questo ricco patrimonio culturale, fiabesco, iconografico ma ugualmente disposti a guardare avanti e tirarne fuori sempre qualcosa di nuovo, di fresco.
Nei tempi recenti, a partire dagli anni '60, il mondo degli specialisti dell'infanzia ha attraversato una felice accelerazione poiché artisti tra i più attivi e innovativi si sono dedicati a questo ambito considerandolo autonomo rispetto al controllo quotidianamente imposto dal regime dello Scià. Il teatro d'infanzia, i burattini, i programmi televisivi per bambini e ragazzi, l'editoria e l'illustrazione hanno così raggiunto un livello di qualità altissimo, grazie ai talenti artistici che vi si sono dedicati. Nel 1961 fu istitutito un importante organo: l'Istituto per lo sviluppo intellettuale del fanciullo e dell'adolescente, il Kanoon-e Parvaresh-e Fekri-e Koodakan va Nojavanan.
Istituzione dedita all'attività di promozione culturale, artistica, didattica, multimediale, televisiva, teatrale, persino ludica. Questa imponente macchina culturale non ha smesso di funzionare con l'avvento della rivoluzione islamica. Ai nostri giorni conta più di cinquecento librerie, biblioteche e centri culturali, diffusi in maniera capillare in tutto il territorio e diretti in maniera centrale.
Abbiamo visitato il Kanoon centrale, a due passi da Park Laleh.
Questi laboratori vengono offerti gratuitamente su prenotazione, e ce ne sono di continuo, tematici, divisi per fascia d'età ogni giorno.
Cartastraccia si era già dedicata alla cultura iraniana con la rassegna congiunta svolta a marzo 2010 presso le Biblioteche Villa Leopardi e Rispoli. Per maggiori informazioni clicca qui.
Nessun commento:
Posta un commento
lasciate un commento o scriveteci a straccialacarta@gmail.com