17 set 2011

METTICI LA VOCE! Incontri di formazione lettori, Primo appuntamento


Ieri, presso la Biblioteca Villa Leopardi, si è tenuto il primo incontro libero di formazione lettori, rivolto agli operatori cartastraccia ma aperto a professionisti del settore, bibliotecari, mamme e papà...



Non si tratta di un corso di formazione ma di una serie di incontri per mettere a confronto orizzontalmente esperienze maturate nella pratica della lettura a alta voce.

Proprio per questo abbiamo seguito il metodo laboratoriale, in cui ogni partecipante si mette in gioco leggendo e gli tutti altri rispondono con indicazioni, consigli, considerazioni.

Questo metodo e in generale le indicazioni di massima cui ci siamo attenute provengono dalla formazione che noi, lettrici Cartastraccia, abbiamo ricevuto grazie a un progetto di promozione della lettura nelle biblioteche di Roma, "Ascolta, guarda e sfoglia". In particolare, il nostro approccio alla pratica della lettura a alta voce molto deve alle preziose indicazioni di Nicoletta Stefanini, attrice e formatrice professionista della compagnia RuotaLibera.

Nicoletta Stefanini lavora a Roma nella cooperativa Ruotalibera dal 1976. Dagli anni '90 ha avviato un percorso comune con le Biblioteche comunali nell'ambito della promozione della lettura, nella convinzione che il miglior modo per stimolare il piacere della lettura sia la pratica delle letture a alta voce. Ha portato un leggìo in ogni biblioteca, ha coinvolto bibliotecari, volontari civili, operatori del settore, genitori e soprattutto maestri e maestre nel piacere della lettura.
Per saperne di più su questo progetto clicca qui.

Le indicazioni che ci ha dato e che cerchiamo di ritrasmettere non costituiscono delle regole: per noi sono state piuttosto attenzioni da tener ferme.
Attenzione alla posizione del corpo, all'uso dello sguardo, all'intonazione della voce, all'organizzazione del tempo di lettura e dello spazio...

L'incontro si è aperto con un'esposizione di alcuni dei classici albi illustrati adatti alla lettura a alta voce.
In visione:
-i classici
della Emme/Babalibri quali Piccolo blu e piccolo giallo di Leo Lionni, Il mostro peloso della Bichonnier illustrato dal grande Pef, Mangerei volentieri un bambino di Donnio/De Monfreid, A sbagliare le storie di G. Rodari illustrato da Sanna;
-una selezione di libri dialogoci come i libri del 1945 di Bruno Munari (Il prestigiatore giallo, Mai contenti, Il berretto di gigi...), Sembra questo sembra quello dell'Agostinelli;
-alcuni silent books come Che meraviglia e i libri di Suzy Lee.

I partecipanti sono stati liberi di sfogliarli e sceglierli, poi abbiamo fatto dei tentativi di lettura a alta voce.

La prima a "buttarsi" è stata Ginevra, musicista e cantante, con Tre briganti: ha letto con voce chiara, scandita, "masticando bene le parole" ci diceva Nicoletta, eppure non ha mantenuto del tutto la nostra attenzione: mancava il contatto visivo. Non avendo preparato la lettura, Ginevra era incollata al testo, le proponiamo una seconda lettura: riprova a leggere, e nel concludere ogni frase gira lo sguardo tra i partecipanti, lasciandoci in sospeso mentre gira la pagina: ci ha catturato.
Dunque, stabiliamo una prima indicazione: guardiamo i bambini mentre leggiamo, accortezza che si estende ogni volta che parliamo in pubblico all'interno di un gruppo. Il contatto visivo include gli ascoltatori, coinvolge anche i più distratti e i più timidi.

Chiacchierando della posizione del corpo da tenere (dove si mette il libro? e se siamo in due?) proponiamo a Giulia e Marzia, lettrici nati per leggere, di leggerci Il ciuccio di Nina. Ragioniamo sull'organizzazione dello spazio, se è meglio mettere i bambini a semicerchio o trovare altre soluzioni, come sistemare sedie e elementi per la creazione di uno spazio speciale e raccolto di lettura.
Ragioniamo anche su due approcci di lettura a voce alta: la lettura animata e quella "bruta". Alcuni libri sembrano esigere una lettura con "le vocine", una drammatizzazione da parte del lettore, altri libri invece sono talmente ricchi dal punto di vista delle immagini e del testo, dice Caterina, che sono già pieni di suggestioni: in questo caso si lascia parlare il libro, e il lettore cerca di essere un tramite il più possibile sobrio.
Nicoletta ci diceva che essendo la lettura un luogo potente di creazione d'immagini e suggestioni, meno il lettore connota la lettura più l'ascoltatore entra dentro la storia. Teniamo presente questa indicazione e continuiamo.

Poi Pamela, operatrice per l'infanzia, legge Una fame da lupo. La storia è divertente e ripetitiva, le consigliamo di lavorare sul ritmo di lettura e sulla differenziazione delle varie parti del testo, creando un andamento interno. Pamela parla a bassa voce: le si fa notare che spesso si legge in situazioni caotiche, è però importante chiedere alle persone "intorno" alla lettura (bibliotecari, genitori etc.) di avere rispetto dello "spazio" creato quindi di non interrompere la lettura di un libro o di non passare di continuo...l'attenzione dei bambini è difficile da conquistare: è un peccato perderla per interferenze del contesto.

Infine Silvia, artista e architetto, si cimenta col Prestigiatore giallo. Accoglie subito le indicazioni suggerite fino a questo momento: presta attenzione a scandire con semplicità e chiarezza le parole, si guarda intorno, tiene il libro in maniera che tutti noi possiamo vedere e partecipare attivamente.

Dopo questi tentativi coraggiosi di lettura a voce alta ci salutiamo, anticipando qualcosa sul prossimo appuntamento: la scansione dei tempi nell'organizzazione di una lettura a alta voce, la costruzione di un rito, la filastrocca, la storia senza immagini.

Il prossimo appuntamento sarà dunque composto di una parte laboratoriale sulla filastrocca e sul ritmo (Ginevra ci guiderà) e una seconda parte in cui i partecipanti proveranno a leggere una fiaba.
Sarà sabato 8 ottobre, ore 16, in appartamento privato su via nomentana (info: straccialacarta@gmail.com).
Ai partecipanti si chiede di preparare (da soli o in gruppi) una fiaba.

Ecco una selezione di fiabe italiane (Calvino) come spunto di lavoro:
Giovannin senza paura
Il bambino nel sacco
Prezzemolina
L'amore delle tre melagrane
La finta nonna
Sfortuna


Per chi vuole approfondire tecniche e pratiche della lettura a alta voce cosigliamo:
-R. Valentino Merletti, Leggere a alta voce, Mondadori 2006
-a cura di A. M. Di Giovanni, Nati per leggere a Roma, Leggere che piacere. La lettura nella scuola d'infanzia, Roma 2009

Aspettiamo indicazioni, consigli, pareri!

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