Per Cartastraccia inauguro oggi una nuova rubrica a cadenza irregolare dedicata a una delle cose di carta che amo di più: il fumetto nelle sue varie declinazioni. Si parlerà di una serie di opere - non necessariamente novità - notevoli tanto per la qualità del segno quanto per il modo di affrontare e delineare le storie trattate.
Buona lettura.
27 dic 2011
26 dic 2011
Letture Cartastraccia della settimana
Anche nell'ultima settimana dell'anno, proseguono le letture Cartastraccia dedicate ai più piccoli.
I prossimi appuntamenti saranno:
martedì 27 dicembre, ore 17.30 letture presso la Biblioteca Villa Leopardi
giovedì 29 dicembre, ore 17 laboratorio presso la Biblioteca Centrale Ragazzi, Bottega 18
venerdì 30 dicembre, ore 16.30, letture e fiabe presso il Macro, La Pelanda, Piazza Orazio Giustiniani
Come sempre vi aspettiamo numerosi!
I prossimi appuntamenti saranno:
martedì 27 dicembre, ore 17.30 letture presso la Biblioteca Villa Leopardi
giovedì 29 dicembre, ore 17 laboratorio presso la Biblioteca Centrale Ragazzi, Bottega 18
venerdì 30 dicembre, ore 16.30, letture e fiabe presso il Macro, La Pelanda, Piazza Orazio Giustiniani
Come sempre vi aspettiamo numerosi!
22 dic 2011
Sfogliando a colori, LETTURE alla Biblioteca Centrale Ragazzi
“Alice cominciava a sentirsi assai stanca di sedere sul poggetto accanto a sua sorella, senza far niente: aveva una o due volte data un'occhiata al libro che la sorella stava leggendo, ma non v'erano né dialoghi né figure, – e a che serve un libro, pensò Alice, – senza dialoghi né figure?”
da “Alice nel Paese delle Meraviglie”, L. Carroll
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| I colorati personaggi del grande Leo Lionni |
Bruno Munari, Leo Lionni, Tony Ross, Gek Tessaro, sono tra gli autori di albi illustrati più stimati dalla critica e più amati da bambini e genitori.
Cartastraccia ha preparato un’accurata selezione di autori e testi di questo fortunato genere di narrativa per l’infanzia e vi guiderà in un viaggio entusiasmante tra le pagine a colori.
Insieme assaporeremo storie coinvolgenti e ne gusteremo le immagini a tinte vivaci. Perché spassose e divertenti o profonde e appassionate, le storie degli albi più belli sono sempre accompagnate da ampie tavole illustrate dotate di una spiccata capacità comunicativa e di grande qualità grafica. L’albo illustrato di qualità può rapire l’attenzione e conquistare il cuore anche solo alla prima occhiata. E' apprezzato dagli adulti e - ciò che è più difficile - dai bambini, che a volte sanno essere molto più attenti e critici di noi.
Ci vediamo alle ore 17 alla Bottega 18 della Biblioteca Centrale Ragazzi, i giovedì 29 dicembre e 5, 12 e 19 gennaio. Le letture sono indicate per bambini dai 2 ai 5 anni. L’ingresso è libero e riservato agli utenti iscritti alla biblioteca.
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| Tavola tratta da "E' mio", Leo Lionni |
19 dic 2011
Letture Cartastraccia della settimana
domani, martedì 20 dicembre, ore 17.30 letture presso la Biblioteca Villa Leopardi
giovedì 22 dicembre, ore 17 laboratorio presso la Biblioteca Centrale Ragazzi, Bottega 18
venerdì dicembre, ore 16.30, letture e fiabe presso il Macro, La Pelanda, Piazza Orazio Giustiniani
Vi aspettiamo numerosi!
15 dic 2011
ALBI ILLUSTRATI O LIBRI D'ARTISTA?
Leggendo le riflessioni di Barbara Ferrero su Atlantidezine in merito alla Fiera della Piccola e Media editoria appena conclusa a Roma mi sono sentita immediatamente coinvolta, perché è un tema di cui discutiamo dalle prime scoperte dell'universo degli albi illustrati. Pubblichiamo dunque alcuni estratti, occasione di riprendere in mano alcune tematiche di riflessione a noi care, e invitiamo professionisti e lettori a prendere parola in proposito.
La questione è: il confine tra un bell'albo illustrato per ragazzi e un raffinato albo attraente per genitori e appassionati di grafica d'arte e illustrazione ma poco indicato per i più piccoli. E poi: ci sono albi talmente ricchi di suggestioni, ispirazioni e storie da venir definiti veri e propri libri d'artista.
Barbara Ferrero, oltre a mostrare una manifesta stanchezza per la Fiera di Roma, stanchezza che per più di una ragione capisco, non condivide la diffusa "moda" di apprezzare a tal punto alcuni albi illustrati da definirli "libri non solo per bambini" e "libri d'arte". Commenta:
Si cita Orecchio acerbo, aggiungerei Topipittori. Ma non condivido la definizione molto in voga di “libri d’arte e non solo per bambini” che ho sentito davvero allo sfinimento. Non ho nessun dubbio sul valore delle produzioni editoriali in questione, io stessa su queste pagine mi sono più volte (sempre) ritrovata a cantarne le lodi e reputo quindi quei bellissimi albi/libri fatti ad arte, preziosi, curati ma puri libri per bambini, non per adulti, non libri d’arte nel senso settoriale della definizione.
Libri per bambini che, grazie alle capacità autoriali, grazie alla ragionata cura editoriale, grazie alle eleganti risposte grafiche fanno sentire noi adulti invidiosi e desiderosi di trovare nell’immenso spazio del palazzo dei congressi un qualche stand capace di stimarci come lettori consapevoli e non come fruitori di prodotti che non lasciano alcun segno se non la triste sensazione che i libri in quanto tali si stiano svuotando del loro valore originario.
E conclude: Sono libri per bambini perché sebbene illustrati da grandi artisti i bambini desiderano portarli a scuola al posto dell’orsetto preferito perché non stanno nella pelle all’idea di raccontare ai compagni di classe di cosa accadde il giorno in cui la mucca starnutì; sono libri per bambini perché rimarrete a bocca aperta mentre vostra figlia di tre anni “leggerà” la storia di Piccolo Blu e Piccolo Giallo senza saltare una parola e accompagnando la storia coi gesti, sono libri per bambini perché senza preavviso, dopo qualche momento di sguardo concentrato e fermo vi dirà delle corna del cervo che si fanno foresta e albero. E sono certamente libri per bambini, e mi dispiace per noi adulti ancora desiderosi di nutrimento, giacché proprio per loro sono realizzati e pensati; proprio per loro, con intelligenza e cuore, diventano arte.
Cartastraccia ha visitato con entusiasmo il salone di Montreuil, in cui sette poli specifici differenziavano settori, fasce d'età, strumenti narrativi...tra questi il polo artistico a mio parere fa chiarezza su alcune questioni.Abbiamo sfogliato libri artigianali stampati da matrici di linoleum, assemblato pezzi di libri "da comporre", aperto a ventaglio libri- museo (Au musée avec Carole Chaix), letto libricini provocatori, passato in rassegna fumetti dalla curatissima veste grafica per giovani adulti...
Il polo artistico, gestito dall'Association del libraires spécialisés jeunesse, presenta libri di diverse case editrici considerati “d'arte” sotto vari aspetti. Troviamo in questo polo testi di divulgazione sui musei, sulle correnti artistiche, sulle singole opere o monografie dei grandi artisti. Troviamo libri “fai da te”, ovvero quei libri che stimolano la creatività, proponendo laboratori e giochi artistici. Troviamo soprattutto veri e propri libri d'arte, come il grande pannello a fisarmonica illustrato da Carole Chaix, Au musée avec Carole Chaix, edito da La Maison en carton, una casa editrice che seleziona attentamente illustratori, grafici e artisti di gran calibro e pubblica illustrazioni numerate e siglate dagli autori, “carnet” e appunto libri d'arte. Un gran numero di illustrazioni di questo polo sono infatti riprodotte con tecniche di stampa tradizionale, a partire da matrici calcografiche o xilografiche.
Vorrei soffermarmi su questo polo, perché a mio parere racchiude in maniera sensata una serie di libri che in Italia si fa fatica a categorizzare, ovvero quegli albi che per la loro cura editoriale e nella veste grafica si fa fatica a reputare meramente per bambini.
In questo polo erano presenti albi di gran qualità, con una particolare attenzione alla grafica, all'illustrazione e agli aspetti materiali del libro (per es. Mercredi,) che restano comunque degli ottimi libri per ragazzi. Addirittura ampio spazio era dedicato ai livres d'éveil, in Italia chiamati “primi libri”, ovvero quei libri dedicati alla fascia d'età prescolare che solitamente non seguono una storia ma si concentrano maggiormente sui colori, il formato, le sensazioni tattili che trasmettono. Un esempio classico sono in Italia i Prelibri di Bruno Munari.
A differenza della Fiera di Roma, siamo rimaste piacevolmente colpite dalla specificità di ogni "settore" editoriale. Ogni casa editrice, per esempio, si cura di rendere manifesto e esplicita la linea di colana, la fascia d'età di riferimento, l'ambito di interessi. Il tutto avviene in maniera molto ricca, si pensi alla casa editrice Actes sud Junior che ha non una, ma una decina di collane specifiche dedicate espressamente ai giovani adulti (romanzi, racconti, una collana sullo sport,
una sui miti e le religioni...).
A nostro parere c'è bisogno di più chiarezza: nel mondo dell'editoria per ragazzi, nelle biblioteche, nelle librerie, nelle scuole...
Ci sono alcuni libri che sono dei GENIALI albi illustrati. E' il caso di Piccolo blu piccolo giallo ovviamente, come lo è di un libro che in qualche modo dal primo deriva: il recente Mercredi di Anne Bertier in cui due forme, il quadrato e il cerchio, giocano fra loro, dando vita a forme inedite.Ci sono preziose edizioni d'arte, numerate e siglate dagli autori, come quelle della casa editrice "La maison en carton", che però nessuno può negare che, nonostante la raffinatezza della veste editoriale, rimangano albi illustrati per i piccoli lettori. E' il caso della collana "la collection grandimage".
L'Association e altre case editrici presenti nel settore "B.D." ovvero fumetti, presentavano albi dai contenuti crudi, dalle immagini esplicite e accurate, vesti complesse...di alcuni di questi libri ci siamo innamorate!
Ci sono poi dei libri che lasciano chi è abituato a "giocare" con i libri (ovvero leggerli con i bambini nel modo in cui Barbara indica prima) piuttosto freddi: sono una serie di libri bellissimi, curatissimi, illustrati da grandi penne (o sgorbie...) che però non sono rivolti a un piccolo pubblico di lettori.
In questa categoria rientrano appunto i suddetti albi di Orecchio Acerbo e Topi pittori, e sono d'accordo per la prima casa editrice (e penso a "Hansel e Gretel" di Mattotti o "L'amore t'attende" di F. Negrin) e meno per la seconda. Leggo spesso i fantastici albi illustrati dalla Zoboli ai piccoli utenti delle biblioteche...e loro rimangono stregati dalla semplicità delle storie e dall'intreccio dei tratti e dei colori (e penso a "Due scimmie in cucina").
Recentemente Caterina, di ritorno dalla Fiera di Roma mi ha detto: "Bisogna finirla di storcere il naso di fronte a orecchio acerbo & co. e bisogna finalmente ammettere che nel panorama editoriale italiano si affaccino degli albi che per bambini non sono, ma per grandi e giovani adulti!".
Accogliamo dunque questa esortazione, e cerchiamo di diffondere questa sensibilità tra librai e bibliotecari. In alcune biblioteche infatti albi come "Radici" finiscono tra gli albi tradizionali, quando in effetti sarebbe meglio catalogarli tra i libri d'arte o ancora meglio, come mi proponeva sempre C., cominciare a pensare a uno scaffale specifico di albi illustrati e fumetti d'autore per giovani adulti...
Rispone Barbara Ferrero sempre da Atlantidezine:
Questa mia riflessione ne ha ispirato altre: http://associazionecartastraccia.blogspot.com/2011/12/albi-illustrati-o-libri-dartista.html
Ho letto con interesse, volevo solo aggiungere che il fatto che io consideri gli albi di Orecchio acerbo o di Topipittori per bambini non toglie o esclude la possibilità che siano godibili anche per un pubblico più maturo. Ci sono poi fiabe crudeli e crude che per il loro essere tali non possono essere indorate e quando lo sono fanno ancora più paura. Si cita “Hansel e Gretel” di Mattotti, che avevo considerato qui http://www.atlantidezine.it/?p=1529, aggiungo “Il pifferaio magico di Hamelin” di Robert Browning edito da Topipittori (http://www.atlantidezine.it/?p=10976), potrei anche inserire nel contesto “lo strano animale del signor Racine” di Tomi Ungerer per citare almeno una fiaba contemporanea (http://www.atlantidezine.it/?p=17357). Ebbene le viltà, la crudeltà, le solitudini e gli abbandoni di cui queste fiabe sono pregne non possono essere rese con leggerezza. Sono gli Ur-autori che rimarrebbero scossi da una resa zuccherina (così come la strega paffuta e colorata di certi prodotti pop up da consumo usa e getta non è meno terrorizzante per un bambino: rimane una cannibale spietata, sia che sia resa meravigliosamente cupa, sia che sia violetto, brillante e morbidosa).
Alla base del discorso resta la necessità che il libro sia partecipato e letto assieme ai bimbi e ben venga, invece, che i ragazzi possano trovare anch’essi nutrimento in albi illustrati per bambini grazie alla profondità mai banale della grafica e dell’illustrazione.
Ho letto con interesse, volevo solo aggiungere che il fatto che io consideri gli albi di Orecchio acerbo o di Topipittori per bambini non toglie o esclude la possibilità che siano godibili anche per un pubblico più maturo. Ci sono poi fiabe crudeli e crude che per il loro essere tali non possono essere indorate e quando lo sono fanno ancora più paura. Si cita “Hansel e Gretel” di Mattotti, che avevo considerato qui http://www.atlantidezine.it/?p=1529, aggiungo “Il pifferaio magico di Hamelin” di Robert Browning edito da Topipittori (http://www.atlantidezine.it/?p=10976), potrei anche inserire nel contesto “lo strano animale del signor Racine” di Tomi Ungerer per citare almeno una fiaba contemporanea (http://www.atlantidezine.it/?p=17357). Ebbene le viltà, la crudeltà, le solitudini e gli abbandoni di cui queste fiabe sono pregne non possono essere rese con leggerezza. Sono gli Ur-autori che rimarrebbero scossi da una resa zuccherina (così come la strega paffuta e colorata di certi prodotti pop up da consumo usa e getta non è meno terrorizzante per un bambino: rimane una cannibale spietata, sia che sia resa meravigliosamente cupa, sia che sia violetto, brillante e morbidosa).
Alla base del discorso resta la necessità che il libro sia partecipato e letto assieme ai bimbi e ben venga, invece, che i ragazzi possano trovare anch’essi nutrimento in albi illustrati per bambini grazie alla profondità mai banale della grafica e dell’illustrazione.
14 dic 2011
Tra King Kong e Kate Moss
King Kong Girl di Virginie Despentes (2006) è uno strano caso di narrazione autobiografica. O meglio la vita di Virginie Despentes rappresenta un materiale narrativo esplosivo che fa di questo libro un'indagine intorno al binomio sessualità - violenza nella forma di una resa dei conti senza mezzi termini: con il proprio passato e con la società che ne fa da sfondo. Il libro si apre con questa frase: “E comincio così per mettere subito le cose in chiaro: non mi scuso di niente, non intendo lamentarmi di niente. Non cambierei il mio posto con nessun altro, perché essere Virginie Despentes mi sembra una faccenda più interessante da portare avanti di qualsiasi altra.” Rifiuto esplicito di un modello di femminilità costruito e imposto e rivendicazione del vissuto femminile come irriducibile alle 'categorie' della femminilità (sposa, madre...): “sono più vicina a King Kong che a Kate Moss, come tipa. Sono il genere di donna che gli uomini non sposano, con cui non fanno figli, parlo dalla mia posizione di donna sempre troppo in tutto, troppo aggressiva, troppo rumorosa, troppo brutale, troppo irsuta, troppo virile, mi dicono.” La posizione della Despentes è una ferma negazione di tutte le rappresentazioni astratte della femminilità, di ogni silenzioso e irriflesso adeguarsi a ciò che è posto e percepito come un dovere, rispetto a cui ogni senso di estraneità viene additato come un istinto sconveniente, sbagliato, perverso.
La chiarezza ed il modo esplicito con cui l’autrice si descrive suona però come qualcosa di sconcertante e infatti quelle forme e quegli aspetti, pur tanto concreti e quotidiani, della femminilità su cui la Despentes si sofferma non hanno mai spazio nella letteratura maschile sulle donne. Cosa si nasconde sotto questo silenzio? I capitoli del libro cercano una risposta a questo interrogativo, mettendo in scena e facendo reagire tra loro cliches e luoghi comuni, retoriche ufficiali, propaganda, immaginario, simbolica del femminile visiva, linguistica e letteraria da un lato ed esperienza autobiografica dall’altro. E' così che il testo passa dal tema della rivoluzione sessuale a quello dell’esperienza e della narrazione dello stupro per giungere a una rivisitazione del femminismo inteso come una “rivoluzione, non una riorganizzazione delle indicazioni marketing" poiché, sostiene l'autrice, "il femminismo è un’avventura collettiva per le donne, per gli uomini, e per gli altri. Una rivoluzione, (...) una visione del mondo, una scelta. Non si tratta di opporre i piccoli vantaggi delle donne alle piccole acquisizioni degli uomini ma piuttosto di mandare tutto all’aria”.Consigli di lettura: l'ALFABETO DELLE FIABE

ORCO
Sudicio orco porco bestiale
Faccia di lurido sporco maiale
Tu sei sbagliato, contro natura
Perché dei piccoli un grande si cura
Li ama e li nutre con il suo lavoro
Tu fai il contrario, ti nutri di loro
Lasciami libero, stupido grosso
toglimi quelle manacce di dosso
Finirai male, stanne sicuro
Perché ti mangi il futuro.
Bruno Tognolini, Alfabeto delle fiabe
Lo scorso 7 dicembre, in occasione della fiera della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi, è stato presentato il libro Alfabeto delle Fiabe (Antonella Abbatiello, Bruno Tognolini, Alfabeto delle fiabe, Topipittori, 2011).
Si tratta di un volume prezioso che sicuramente riscuoterà successo tra gli appassionati di fiabe e soprattutto tra gli educatori e gli operatori del settore che lo troveranno di grande sostegno nel lavoro ludico e didattico con i bambini.
I punti di forza sono innanzitutto l’originalità dell’idea: le protagoniste della scena sono le ventuno lettere dell’alfabeto che si trasformano in ventuno simboli (A come Anello, B come Bambino… O come Orco ecc.), che a loro volta rimandano a quelle Fiabe italiane, curate da Italo Calvino, in cui tali simboli vengono rappresentati. Inoltre, l’essenzialità del segno grafico di Antonella Abbatiello e l’incisiva semplicità di Bruno Tognolini - che per ogni simbolo ha creato una filastrocca ad hoc - la rendono un’opera unica a tutti gli effetti, estremamente piacevole da leggere e da sfogliare.
L’Alfabeto delle fiabe, cui è affiancato anche un gioco da tavolo, per ora è a disposizione delle insegnanti delle scuole dell'infanzia di Roma, ma a partire da marzo 2012 sarà in vendita nelle librerie e potrà essere apprezzato e comprato anche dalle mamme e dai papà.
13 dic 2011
SEGNALAZIONI: Women in Charge. Artiste inuit contemporanee al Museo Pigorini

Vi segnaliamo l'esposizione Women in Charge; in corso in un museo, il Museo Nazionale Luigi Pigorini, tutto da scoprire.
Women in charge
Artiste inuit contemporanee
In mostra 50 opere di quattro artiste di fama internazionale dell'Artico Canadese
15 dicembre 2011 - 15 febbraio 2012
Per la prima volta in Italia viene presentata la grafica di alcune artiste inuit, un'esposizione di 50 opere d'arte contemporanea, tra disegni e stampe, di Annie Pootoogook, Shuvinai Ashoona, Ningeokuluk Teevee e Siassie Kenneally che, nel solco delle "capostipiti del gruppo" le artiste Pitseolak Ashoona e Napachie Pootoogook, sono oggi riconosciute ed affermate nei circuiti internazionali dell'arte.
Orario museo:Feriali9.00-18.00 / Festivi 9.00-13.30 (Dal 9 ottobre al 26 dicembre 2011)Costo biglietto: € 6,00 (€ 3,00 ridotto)
Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini"
Piazzale Guglielmo Marconi, 14 - 00144 Roma E.U.R.
+39 06 549521 - fax +39 06 54952310
12 dic 2011
LETTERE E NUMERI, letture e laboratori alla Biblioteca Centrale Ragazzi
CARTASTRACCIA alla Macro, Pelanda

A mille ce n'è...
letture di fiabe e storie a cura di Cartastraccia
presso gli spazi della Pelanda,
Macro Testaccio,
P.zza Orazio Giustiniani 4, Roma
letture di fiabe e storie a cura di Cartastraccia
presso gli spazi della Pelanda,
Macro Testaccio,
P.zza Orazio Giustiniani 4, Roma
CORNER BIBLIOTECHE al Festival “C’era una volta” orario apertura 15.00-23.00
dal 16 dicembre al 22 gennaio
Appuntamenti Cartastraccia, ore 16.00:
sabato 17 dicembre
venerdì 23 dicembre
venerdì 30 dicembre
domenica 8 gennaio
sabato 14 gennaio
sabato 21 gennaio
Appuntamenti Cartastraccia, ore 16.00:
sabato 17 dicembre
venerdì 23 dicembre
venerdì 30 dicembre
domenica 8 gennaio
sabato 14 gennaio
sabato 21 gennaio
11 dic 2011
C'era una volta, BIBLIOGRAFIA
Mercoledì scorso si è concluso il ciclo di appuntamenti di lettura C’era una volta, tenuto da Cartastraccia presso la Biblioteca Centrale Ragazzi e dedicato alle fiabe e alle “favole a rovescio”.
Sapendo di fare cosa gradita a molte mamme e bambini, pubblichiamo qui di seguito la bibliografia dei libri letti e sfogliati insieme.
Giovedì 24 novembre
Kimiko, I tre porcellini, Babalibri, 2001
Kimiko, Cappuccetto rosso, Babalibri, 2001
Trivizàs, I tre piccoli lupi e il maiale cattivo, Castalia, 1994
Corentin, Signorina-si-salvi-chi-può, Babalibri, 2000
Giovedì 1 dicembre
Tolstoy, La rapa gigante, Fabbri, 2003
Rodari, Il Re Mida, Emme, 2008
Cousins, Le mie fiabe preferite, Nord-Sud, 2010
Quarenghi, Orecchia, Lupo lupo, ma ci sei?, Giunti, 2003
Mercoledì 7 dicembre
Tony Ross, Il mio libro di fiabe, Lapis, 2010
Maurri, Carrer, Cappuccetto Rosso, Carthusia, 2007
Ahlberg, Il postino delle fiabe, Mondadori, 2006
Vi ricordiamo che le letture alla Biblioteca Centrale Ragazzi continuano con Cartastraccia ogni giovedì per bambini dai 2 ai 5 anni.
L'ingresso è libero e riservato agli utenti iscritti al circuito Biblioteche di Roma.
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