I piccoli lettori della Biblioteca Villa Leopardi alle prese con Cartamascherata un nuovo gioco Cartastraccia vecchio come il mondo.
Un laboratorio di maschere in periodo di quaresima?
Mica è carnevale!
Un po' per disponibilità della biblioteca, un po' perché Leyla, l'operatrice Cartastraccia, da bambina non faceva altro che mascherarsi tutto l'anno tranne che a carnevale insieme alle sue amiche...ci siamo divertiti a costruire maschere di carta, animalesche, divertenti o mostruose che potete costruire tutto l'anno con risultati inaspettati e stimolanti!
(Una premessa doverosa. Scopriamo piano piano che per divertirsi e lasciare i bambini a giocare e creare in autonomia per ore basta pochissimo. Ecco due esempi.
Un cesto della biancheria in cui raccogliere vecchie gonne della nonna, camicioni del papà, sciarpe, pezzi di tulle e di altre stoffe è una contina fonte di travestimenti inventati e "messe in scene".
Selezionare infatti alcuni oggetti che possano servire come oggetti scenici rende lo spazio del gioco un rifugio fantastico, in cui recitare e immaginare scenari di fiaba.
Un'altra proposta.
Un foglio di carta e un paio di forbici bastano a impegnare mani (e cuori) per un pomeriggio in casa o all'aria aperta. Mostriamo dunque ai bambini che piegando in 4 un grande foglio (F3, per esempio) e andando a tagliuzzare casualmente nei due angoli "sciolti" del foglio si ottengono, riaprendo le pieghe, delle forme fantastiche, mostruose, geometriche...)
Un foglio di carta e un paio di forbici bastano a impegnare mani (e cuori) per un pomeriggio in casa o all'aria aperta. Mostriamo dunque ai bambini che piegando in 4 un grande foglio (F3, per esempio) e andando a tagliuzzare casualmente nei due angoli "sciolti" del foglio si ottengono, riaprendo le pieghe, delle forme fantastiche, mostruose, geometriche...)
Per esigenze di tempo abbiamo preparato delle basi a forma di mascherine con cartoncini. Si può usare qualsiasi tipo di carta con qualche spessore, Leyla ha qui utilizzato la carta della scatola dei cereali, la copertina di una rivista di moda, la confezione delle uova e altri cartoncini di recupero. L'ideale è cercare di prendere le misure della distanza degli occhi del bambino prima di disegnare la base.
Queste maschere di cartoncino sono state disposte su un grande tavolo, dopo aver presentato ai ragazzi i materiali (veline, pezzi di stoffa, nastri, riviste di natura, carta riciclata, fogli colorati) e gli strumenti (forbici, colla spillatrici). Si è poi mostrata ai ragazzi (una trentina di bambini, dai 3 agli 11 anni) una cosa tanto semplice quanto sorprendente ovvero quel che accade piegando un foglio in 4 o 6 parti e tagliuzzando qui e lì. Immediatamente hanno provato a fare la stessa cosa, ed è stato spiegato che nella parte sciolta potevano ritagliare l'intera lunghezza della pagina, mentre nella parte della piegatura del foglio dovevano lasciare alcune parti piegate. Apriamo subito un foglio: guarda guarda, sembra un mostro, dall'enorme bocca e gli occhi minacciosi!
I ragazzi si divertono a sperimentare le carte di diverso spessore, consistenza, colore e cominciano a ritagliare. Alcuni genitori aiutano recuperando tappetti delle colle e spillando con i più piccoli.
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