22 mag 2014

I Cinque malfatti, un libro contro tutti i perfetti cretini!

Mercoledì 21, presso la Biblioteca Villa Leopardi, nel ciclo di letture "Crescere coi libri" in occasione della campagna nazionale Il Maggio dei Libri, abbiamo presentato a bambini e genitori I cinque malfatti di Beatrice Alemagna, appena pubblicato da Topipittori. 
Si tratta di un altro albo acquistato in occasione della Fiera di Bologna per la biblioteca, ma già prima di vederlo avevamo avuto alcuni indizi che ci avevano stuzzicato e già innamorato (per esempio le parole dei ragazzini della trasmissione "Pane quotidiano"). Intervistata da Concita De Gregorio, Beatrice Alemagna, che ama giustamente definirsi una "illustrautrice", racconta che la storia di questi cinque personaggi assurdi nasce dalla voglia di parlare della sensazione di inadeguatezza che hanno i bambini, quel sentirsi mai abbastanza grandi, forti, maturi per alcune cose quando si è piccoli. Ma se si è sbagliati per qualche cosa, si è sempre giusti per qualcos'altro.
E' un libro che i bambini capiscono immediatamente e da cui si sentono immediatamente capiti. Da subito entrano in quel vocabolario (e che ridere le conversazioni e le chiacchiere che ne escono!) e da subito solidarizzano con i malfatti e colgono appieno e con gusto la portata della sconfitta del perfetto cretino, che un giorno, da non si sa dove, era arrivato nella grande casa sbilenca.
Capaci di provare sentimenti di inadeguatezza, ribellione, ingiustizia con un'intensità che talvolta con la crescita si perde, i bambini leggono e trovano in questo libro una dimensione particolarmente congeniale.
Lo consigliamo a partire da subito, dai due anni e mezzo-tre, fa un sacco ridere eppure è un libro profondamente politico, deciso, limpido: la prima volta che l'ho letto, subito mi son venute in mente 3 o 4 persone a cui mi sarebbe piaciuto...sbatterlo in faccia!


Abbiamo davvero poco da aggiungere, perché ci sono alcune recensioni bellissime sul libro (e probabilmente anche altre):
Quella di Anna Castagnoli, a cui il libro è dedicato, che è più di una recensione.
Quella appassionata e infuocata di Scaffale basso.
Quella di Apedario, che riporta anche gli "effetti" su un gruppo di bambini.
Quella in chiave soggettiva a partire dall'esperienza del leggerlo della mamma di Milkbook.

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