19 nov 2013

Rinfrescando il fondo storico BIBLIOTECHEDIROMA (Centrale Ragazzi, centro specializzato)

La mostra Inventario in corso a Milano, di cui vi abbiamo parlato qui, ci ha fatto venir voglia di andare alla Centrale Ragazzi, biblioteca romana dedicata a piccolissimi e ragazzi, a spulciare nei tesori del Fondo Storico. Si tratta di un grande armadio, pieno di deliziose perle editoriali con collocazione FS (fondo storico) che non si possono prendere in prestito ma aperti alla consultazione libera. Qualsiasi utente può andare a curiosare tra questi libri fantastici, vi invitiamo anzi vivamente a farlo e qui vi presentiamo una selezione di ciò che ci ha maggiormente colpito. Sul catalogo on line, potete consultare i documenti presenti.

Il primo documento che colpisce la nostra attenzione è un cofanetto della "tarda" Emme Edizioni, quando pubblicava per Giulio Einaudi Editore: H. OXENBURY, I miei primi libri (ovvero: I miei amici, I miei giochi, I miei vestiti, Il mio lavoro, La mia famiglia), Emme Edizioni 1991. 
Un regalo che qualsiasi bambino arriva al mondo dovrebbe ricevere: si tratta di una serie di cartonati quadrati, dai bordi arrotondati, che esplorano il mondo e le azioni dei piccolissimi alla scoperta del mondo circostante, con intelligenza e un'ironia travolgente. Educativo al massimo, presenta oggetti e attività con l'affettuoso segno di Helen Oxenbury, illustratrice amatissima di A caccia dell'orso (di recente ripubblicato da Mondadori).
Una cosa che ci diverte molto quando spulciamo nei fondi storici, è la diversa percezione di tutta una serie di componenti della vita: il fumo, l'amore, le attività pericolose.
Per esempio, guardando i libri di attività di quegli anni, scopriamo che vengono proposti laboratori del tipo "costruisci la tua fionda" o "costruisci la tua mongolfiera" in cui non si fugge dal far usare ai bambini chiodi appuntiti per fare i buchi, fuoco e coltelli...

Oggi notiamo che nei libri "fai da te" o libri "del fare" ogni volta che c'è la parola "forbici" si aggiunge "dalle punte arrotondate", come se ogni bambino non aspettasse altro che ficcarle nell'occhio del compagno di banco!
E anche qui, in questa serie di libretti per piccolissimi pubblicati dalla Emme, si vede che una gran quantità di preoccupazioni non esistevano: il neonato può godersi il nonno anche se questi fuma la pipa ed è libero di esplorare in lungo e in largo la propria casa e il mondo circostante.
Non solo, il cofanetto affronta i settori di attenzione più importanti per i piccolissimi come la famiglia, le attività quotidiane, gli oggetti e riesce a evidenziare e riconoscere l'importanza delle attività esplorative, è il caso del cartonato Il mio lavoro: perché giocare e andare alla scoperta del mondo è un'avventura seria! Esplorativa, conoscitiva, affettiva...

Un altro libro a averci colpito positivamente è l'irriverente Viaggio attraverso un ippopotamo di W. Scheote e E. Borches, Emme Edizioni 1975, stampato a Francoforte. La casa editrice Emme ha avuto un'odissea di stampatori in lungo e largo la penisola e oltre.
Un albo che è interessantissimo in primo luogo nella sua struttura: il lettore è il protagonista bambino che soglia dopo soglia è invitato a aprire una porta e attraversarla girando pagina.
Dietro la porta c'è un ippopotamo, il lettore ci entra proprio dentro, nel buio assoluto, fino a intravedere una luce, seguirla e uscire...indovinate voi da dove!!!! Anche questo albo, che gioca in maniera magistrale con lo spazio del libro, finestre e voltapagina, testimonia un atteggiamento disinibito rispetto a tanti aspetti corporali che interessano e divertono i bambini: i buchi del corpo!

Per approfondire il significato e la portata del voltare pagina nell'albo illustrato, arriva in sostegno la riflessione teorica dell'associazione bolognese Hamelin: la mostra itinerante curata da Hamelin dal titolo Ad occhi aperti. Leggere l'albo illustrato (corredo del volume omonimo) dedica una sezione al “girare pagina” e una selezione di albi in cui questo gesto è particolarmente significante. Nel pannello che accompagna la selezione bibliografica, si legge: “L'atto di girare pagina ha per l'albo illustrato più importanza che in ogni altro tipo di racconto su libro, a causa dell'estrema variabilità di soluzioni che ad ogni apertura si offre agli occhi del lettore. (...) Il giro pagina, se da una parte assicura la continuità del racconto, dall'altra è sempre anche un momento di discontinuità, come una soglia che ci può trasportare in un altrove. Gli autori lo sanno bene e spesso usano questo elemento per giocare con il lettore e con le sue aspettative, ora spiazzandolo con sorprese, ora rassicurandolo con conferme.  Il movimento del braccio e della mano diventano così anche la forma fisica del respiro della storia, del ritmo del racconto, ma anche delle emozioni che via via si provano nella lettura”
indovinate cosa c'è raffigurato nella facciata di sinistra???


Presto vi mostreremo altre perle di magazzino come Baldo Ribaldo di M. Sendak, Caccia alla balena di L. M. Boschini e H. von Den Berg, Le peripezie dell'aviazione di Xaudarò, tutti pubblicati dalla Emme a partire dagli anni '70, per accompagnare e promuovere la mostra milanese in corso.

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