27 lug 2013

Biblioteche scolastiche: indispensabili!

Nel quotidiano lavoro di Cartastraccia nella promozione della lettura del libro e delle biblioteche, ci è capitato di scontrarci con la realtà desolante delle biblioteche scolastiche.

Dedichiamo questo post a qualche riflessione, nella speranza di solleticare le corde di genitori, operatori, insegnanti e un po' tutti affinché ci si impegni a porre la biblioteca al centro della vita scolastica. 
Ecco dunque qualche consiglio di lettura e segnalazione di iniziative come I libri? Spediamoli a scuola  per non smettere mai di parlare di biblioteche vere, di carta e polvere. Una biblioteca tematica alla fine del post servirà come strumento per insegnanti e operatori che desiderano dare vita a una nuova biblioteca scolastica o vivificarne una già esistente.

Dove ci sono, le biblioteche di plesso e le biblioteche di classe sono un prezioso alleato per maestre, insegnanti, operatori extrascolastici. Rivestono per i bambini un'importanza non trascurabile: è il momento più bello e più libero della settimana, momento che aspettano e che riveste un'importanza tutta particolare nella scansione del tempo: si restituisce il libro che si è tenuto a casa tutta la settimana, se ne prende un altro. Cos'è dunque esattamente una biblioteca scolastica? A fare da "bibbia", c'è il Manifesto sulle biblioteche scolastiche redatto dall'IFLA nel 1999, che si può leggere in traduzione italiana (di Luisa Marquardt) qui.

Le biblioteche di plesso e quelle di classe sono il primo passo per la promozione dell'abitudine all'uso delle biblioteche: sono dei modelli di biblioteca (e quindi dei giochi), come lo è la propria bibliotechina personale (che ogni genitore dovrebbe offrire al bambino, sin da piccolissimo), uno spazio tutto per sè, un rifugio che apre mondi. 
La biblioteca personale, quella di famiglia, la bibliotechina di classe, quella di plesso, la biblioteca pubblica. una catena virtuosa di partecipazione alla costituzione, rispetto e consapevolezza di collezioni a disposizione di tutti.
Ecco che cade anche la presunta avversità tra biblioteca e scuola, una separazione nociva tra due modi di leggere percepiti come antagonisti, quello della lettura di piacere e quella della formazione. Nella biblioteca scolastica, a tutti i livelli, i ragazzi possono trovare informazione, piacere, svago e socialità. 

Nelle classi per piccolissimi c'è un angolo morbido o angolare, comunque protetto, delimitato, in cui i libri sono a portata di mano e ci si può fermare lì a sfogliare e leggere. Nelle classi delle materne della scuola francese di Roma per esempio (dove ha appena chiuso per motivi di spazio la biblioteca di plesso per piccolissimi e invece rimane, come stabilito da una legge nazionale francese, il centro documentazione per i più grandi) ogni maestra è libera di allestire uno spazio di lettura come ritiene più congeniale alle proprie attività: in alcune classi sono presenti delle "cucce", altrove degli angoli con piccoli scaffali e cuscinoni, altrove delle "casette" zeppe di libri in cui i bambini si nascondono. In ogni classe c'è una gran selezione dei migliori albi illustrati oltre che libri-cd di fiabe o di filastrocche, libri di divulgazione, libri fotografici, primi dizionari, imagier...

A scuola, sin dalle elementari si gioca alla biblioteca, imitando il lavoro bibliotecario. Si decide insieme ai bambini come raggruppare i documenti, come catalogarli e progressivamente ai bambini stessi spetterà di fare i catalogatori, i bibliotecari, gli utenti... Si può costruire una tessera o un libretto del prestito bibliotecario, poi ci si potrà collegare alle altre biblioteche di classe e ovviamente alla biblioteca scolastica, la biblioteca di plesso. Indicazioni e suggerimenti per giocare alla biblioteca, organizzare schedari, classificare e collocare etc. le trovate nel volume F. Panzeri, La biblioteca in classe. Come proporre la lettura nella scuola elementare, Editrice Bibliografica 1994.

Poi la biblioteca scolastica sarà l'occasione per raccogliere e conservare ricerche bibliografiche, ricerche scolastiche e perché no: collezioni di documenti diversi dai libri. Raccogliere minerali nei dintorni della scuola e organizzarli con l'aiuto dei docenti di riferimento, conservare materiali e cataloghi delle mostre visitate con gli insegnanti insieme a approfondimenti e percorsi didattici. Una biblioteca arricchita anno per anno dal contributo degli studenti, delle classi, degli insegnanti, un patrimonio vivo al servizio dei futuri studenti e insegnanti. 

La biblioteca scolastica, a tutti i livelli, se fosse il centro di ogni scuola - e non lo scantinato, come nella migliore delle ipotesi, per molte realtà - sarebbe quel posto in cui gli studenti, sin da piccolissimi, aspettano con gioia di andare. È l'ora in cui si scampa all'interrogazione, è un luogo in cui giocare, mettere alla prova e mettere in pratica le nozioni apprese in classe, il rifugio segreto in cui trovare della narrativà di qualità, quei libri indispensabili che non sono promossi dai media, o che sono fuori catalogo, o ancora che non sono presenti in famiglia.
Una buona biblioteca scolastica intorno a cui ruota l'intera esperienza del sapere, della trasmissione e della crescita personale ha un fondo ben organizzato, vivo e promosso con attività specifiche, personale specializzato e vede collaborare al suo interno tutti gli attori della vita scolastica.
Il riferimento di base, dove trovare tutto l'indispensabile, nella collana "Conoscere la biblioteca" è C. I Salviati, La biblioteca spiegata agli insegnanti, Editrice Bibliografica 2012.

Tutto ciò che in questo post è scritto però, non è nient'altro che fantasia: a Roma son pochissime le scuole in cui son sopravvissute le biblioteche di plesso, laddove ci sono c'è sempre meno personale, molte di queste stanno chiudendo mentre le biblioteche di classe sono più diffuse grazie all'intelligenza di singoli insegnanti, ai quali è lasciato un compito non poco impegnativo. 
Le politiche istituzionali si disinteressano se non peggiorano lo stato in cui si trovano le biblioteche: liquidano i docenti-bibliotecari, tolgono fondi e troppo spesso pongono l'accento esclusivamente sulle nuove tecnologie, lasciando intendere che della biblioteca (e dei bibliotecari - quindi del loro lavoro di reference) oramai non c'è più bisogno. Nell'incontro di presentazione dell'indagine statistica sulle biblioteche degli enti locali (lo scorso 11 luglio), si è fatto a più riprese cenno a questa situazione e c'è una recente indagine dell'AIE che ne rende testimonianza con un'indagine statistica: La costellazione di buchi neri. Rapporto sulle biblioteche scolastiche in Italia, 2013, di cui si può scaricare l'ebook qui.

Come si può mettere su e far vivere allora una buona biblioteca scolastica quando da tutti i fronti (istituzionali, mediatici, culturali) si scoraggia la sua realizzazione, aggiornamento, vivacità?
Di fronte a tali carenze, diversi attori culturali (insegnanti, editori, librai, bibliotecari...) si stanno impegnando per mitigare la desolante situazione: un esempio virtuoso è la campagna promossa da Sinnos Editrice I libri? Spediamoli a scuola!: "gemellaggi tra scuole e librerie in tutta Italia per promuovere e sostenere le biblioteche scolastiche e la lettura".
Insieme, insegnanti (o operatori, genitori virtuosi etc.) e librai stilano una lista di libri che genitori, nonni e cittadini qualsiasi possono acquistare per andare a costituire il nuovo patrimonio. Primo obiettivo di questo semplice e efficace progetto è però la promozione della lettura, per cui parte essenziale della collaborazione tra scuola e libreria è il lavoro sul territorio di riferimento: i bambini che vedono nascere davanti ai loro occhi una piccola biblioteca nella propria classe sanno dov'è la libreria che ha fornito i libri, che inizieranno a frequentare abitualmente; d'altra parte i librai si impegneranno a tenere aggiornato il patrimonio con le migliori proposte editoriali. E' chiaramente un progetto d'emergenza, chi si impegna quotidianamente nella realizzazione di tali iniziative auspica fortemente che la situazione cambi, che ci sia una biblioteca in ogni scuola, e proprio Per una Biblioteca in ogni scuola si chiama l'opuscolo di Luisa Marquardt, Loredana Perego e Deborah Soria per realizzare una biblioteca scolastica (dall'arredo alle risorse finanziarie). Scarica l'opuscolo qui

Per sapere tutto e per aderire alla campagna I libri spediamoli a scuola leggi invece qui e sull'importanza delle biblioteche scolastiche ascolta Della Passarelli, Sinnos Editrice qui

Sempre la Sinnos è la promotrice di un altro progetto di supporto alle biblioteche scolastiche: Le biblioteche di Antonio, per saperne di più leggi qui.

Un'altro progetto nato dall'iniziativa di editori attenti ai bisogni culturali è Una Minibiblioteca a scuola, promosso da Babalibri e Topipittori: nel 2011 la casa editrice Babalibri ha inaugurato in Trentino Alto-Adige il progetto pilota Una Minibiblioteca a scuola, coordinato da Giulia Mirandola (leggi qui). Un anno dopo, nasce Una biblioteca a scuola, cui partecipa anche l'editore Topipittori con i suoi titoli, con proposte di lettura non più rivolte solo ai nidi e alle scuole dell'infanzia, ma anche alla scuola primaria.

Una bibliografia di approfondimento e riflessione sulle biblioteche scolastiche:
V. BAUDO,  Come cambiano i servizi bibliotecari per ragazzi. Nuove tecnologie e nuove prospettive per le biblioteche pubbliche e scolastiche, Editrice Bibliografica 2007
F. L. CARROLL, Linee guida per le biblioteche scolastiche, trad. a cura dell'AIB, Commissione nazionale Biblioteche scolastiche, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1995
A. FAETI, F. FRABBONI, Il lettore ostinato. Libri, biblioteche, scuole, mass media, La Nuova Italia 1993
L FERRIERI, M. TARGA (a c. di), Il libro sotto il banco. Biblioteca e scuola: due modi di leggere? Editrice Bibliografica 1991
D. GOTTLIG, La biblioteca spiegata ai ragazzi. guida a uso degli studenti e degli insegnanti della scuola media, Editrice Bibliografica 1992
S. K. HANNESDOTTIR, Bibliotecari scolastici: competenze richieste. Linee guida, Trad. a cura dell'AIB Commissione nazionale Biblioteche scolastiche, Roma, Associazione Italiana Biblioteche, 1998
D. LOMBELLO e A. LO BRANO (a c. di), Inciampare nel problema. Il processo di ricerca dell'informazione nella biblioteca scolastica multimediale, Atti del Convegno internazionale, Padova 30-31 gennaio / 1 febbraio 2003, Imprimatur, 2004
L. LUMBELLI (a c. di), Incoraggiare a leggere. Intenzione e comportamento verbale degli insegnanti, La Nuova Italia 1991
L. MARQUARDT, Una biblioteca in ogni scuola, Andersen, n297, novembre 2012, pp. 17-22
L. MARQUARDT, Biblioteche nelle scuole. Una rete integrata per la lettura, l'informazione e la documentazione, "Libri e riviste d'Italia", 1, gennaio-febbraio 2007
E. RICCIARDI, L. SOSSI (a c. di), Educazione al leggere nella scuola elementare. Atti delle giornate di studio, Saonara (Padova) 30 gennaio 1991- 23 aprile 1991, Campanotto 1991
C. I SALVIATI, La biblioteca spiegata agli insegnanti, Editrice Bibliografica 2012

Qui e lì nel web:
Biblio cartina, speciale sulle biblioteche scolastiche, qui
Un'esperienza di una scuola di Venezia qui
C. I. SALVIATI, Alto Adige: una specie di normalità, Sfoglialibro 2011, pp.49-52, si può scaricare qui
L'intero numero di Sfoglialibro dedicato alle bliblioteche scolastiche, qui
G. BIANCHI, Cosa deve fare una biblioteca scolastica nell'era della "next generation"?, intervento al 54 congresso AIB, qui
L. MARQUARDT, L. PEREGO e D. SORIA, Per una biblioteca in ogni scuola, scarica l'opuscolo qui (se il link non funziona l'opuscolo si può richiedere all'associazione scrivendo a straccialacarta@gmail.com)
R. BOZZAO, Le biblioteche scolastiche venete in rete, qui
Se volete mangiarvi le mani per le buone pratiche che altrove caratterizzano le biblioteche scolastiche leggete per esempio qui, qui e qui.




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